Il Banco Alimentare
Il Banco Alimentare, una fondazione nata nel 1989 che ha la propria sede nazionale a Milano è una grande organizzazione che opera lungo tutto l’arco dell’anno "per la lotta contro la fame e lo spreco" attraverso la raccolta di derrate alimentari ancora commestibili ma non più commercializzabili.
I canali attraverso i quali vengono forniti questi prodotti sono essenzialmente quattro: le donazioni delle agenzie (Agea e Ente Risi) che trattano le eccedenze comunitarie e quelle dell’industria agroalimentare rappresentano la gran parte delle derrate che giungono ai magazzini del Banco. Poi ci sono i "resi" provenienti dalla grande distribuzione e le donazioni raccolte con la Colletta Alimentare.
I prodotti raccolti dal Banco (oltre 44mila tonnellate nel 2003, oltre 53mila l’anno scorso) vengono immagazzinati nelle 19 sedi locali e ridistribuiti (gratuitamente) a enti benefici, case alloggio, comunità, gruppi Caritas e altri operatori sociali.
Negli ultimi anni la Fondazione ha dato vita ad altri progetti che, seppur appena partiti, rappresentano spunti importanti per il futuro: "Siticibo" ad esempio è stato sviluppato a Milano e si occupa di raccogliere i cibi cotti ma non utilizzati nelle grandi mense. È degli ultimi tempi inoltre la (bella) notizia dell’avvio del progetto "Pronto Fresco" con il quale il Banco intende recuperare prodotti freschi nei punti vendita della Grande Distribuzione. Tra l’altro, la sede pilota per questa esperienza, è stata un grande magazzino della catena Carrefour a Gallarate.
L’esperienza del Banco Alimentare italiano, nato sulla spinta di don Luigi Giussani e del cavalier Danilo Fossati (proprietario della Star), è stata mutuata da quella nata negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 grazie all’iniziativa di John Van Hengel che a Phoenix diede vita alla prima Food Bank. Negli anni ’70 nacque il network nazionale, Second Harvest, che oggi conta più di 200 banks affiliate che raggiungono 23 milioni di poveri ogni anno.
Nel 1984 è Bernard Dandrel a importare le iniziative di questo tipo in Europa: le prime banques nacquero quindi in Francia e Belgio, le prime nazioni confederate nella Federazione Europea (Feba). Di questo organismo fanno oggi parte dodici federazioni nazionali: se la Francia mantiene la leadership per derrate raccolte, l’Italia da molti anni è il secondo Paese per quantità di prodotti gestiti.